Kundalini

a cura di Giorgio Rapanelli

 

Termine sanscrito. Letteralmente significa “forza circolare”  ed è chiamata così perché agisce all’interno del corpo umano a forma di spirale. E’ definita come potere elettrico, ardente, occulto. Esistono tre centri di Kundalini nei quali questa pura forza divina può agire: la testa, il cuore, il bacino; questi centri, nell’uomo normale, sono totalmente impregnati dalla sfera astrale terrestre. La testa è sotto l’influsso della “Luce Astrale”, il bacino è sotto l’influsso del “Karma”, il cuore oscilla tra gli impulsi della testa e quelli animali provenienti dal bacino. Per uscire da una tale situazione vi è solo una via: far risalire la corrente di Kundalini, posta alla base della spina dorsale, attraverso il serpente di fuoco, fino alla testa. Questa via è sconosciuta ai più, ed esistono diversi sistemi yoga, ed anche exoterici, che spiegano metodi più o meno percorribili. Al termine di questo processo, si stabilizza una certa frequenza nell’essere umano ed appare la coscienza dei domini superiori della sfera, riflettrice con le sue legioni di Dei e Maestri. Esiste anche una Scuola che parte dal cuore, attivando l’atomo-scintilla dello Spirito per portarlo nel santuario della testa. L’unità testa-cuore, allora, diventa la Luce della Gnosi e purifica i vari “chakra”, annientando il passato “karmico”. (dal Glossario della Società Teosofica)

 

Nell’introduzione al libro di George Sydney Arundale (1878-1945), terzo Presidente della Società Teosofica Internazionale (1934-1945), dal titolo “Kundalini”, edito dalle Edizioni Teosofiche Italiane, in cui Arundale descrive la sua personale esperienza del “risveglio” di Kundalini, l’ex-Segretario Generale della Società Teosofica Italiana Edoardo Bratina, scrive quanto segue: “Molte fantasie e pericolose incomprensioni si sono diffuse in Occidente su questa forza misteriosa che risiede latente nel centro eterico alla base della spina dorsale, ma ben scarse nozioni attendibili si trovano all’infuori di quelle contenute nella letteratura teosofica, che cerca di presentare in chiave moderna gli antichi insegnamenti esoterici.”

 

Il risveglio di Kundalini costituisce un episodio della disciplina Yoga e non può essere ottenuto senza tale disciplina. D’altra parte lo Yoga, inteso nel suo significato, consiste nell’unione dell’umano col divino, dal Sé inferiore con il superiore, o in altre parole nel conseguimento della coscienza cosmica. E’ naturale quindi che il candidato in via preliminare deve liberarsi da tutte quelle imperfezioni caratteristiche del Sé inferiore ed acquistare tutte le qualità tipiche del Sé superiore. Per questa ragione ogni disciplina yoga prescrive come primo passo “Yama” o le cinque astinenze (dalla violenza, dalla menzogna, dal furto, dalla lussuria, dal possesso) e “Niyama” o le cinque osservanze (purezza, serenità, ascesi, studio di sé e pensiero costante del divino). Un grande esperto della letteratura Yoga, Georg Feurstein afferma: “L’integrità morale è un prerequisito indispensabile per avere successo nelle pratiche Yoga”.

 

Forse il primo che rivelò in Occidente tutto il sistema del “Kundalini  yoga”  fu Charles W. Leadbeater (1847-1934) nella sua opera “The Inner Life”, dove narra la sua esperienza, quando per suggerimento, istruzione e sorveglianza di uno dei Mahatma promotori della Società Teosofica, nel corso di un gravoso esercizio di meditazioni della durata di quaranta giorni, riuscì a “risvegliare” la forza ignea Kundalini e a conseguire stabilmente straordinarie facoltà psichiche.

C.W.Leadbeater afferma: “Per quanto ne sappiamo questo “fuoco serpentino”  (chiamato Kundalini in sanscrito) è la manifestazione sul piano fisico di una delle grandi forze cosmiche, una delle forze del Logos, come elettricità, calore, luce, movimento… In realtà è come un fuoco liquido che esplode nel corpo, ed il suo andamento è spiraliforme (o sinusoidale) come quello di un serpente. E’ chiamata “Madre del Mondo” in quanto passando attraverso i vari veicoli li può vivificare in modo che i mondi superiori si aprono in successione alla percezione del candidato.

     Nel corpo umano, la sua sede si trova alla base della spina dorsale e nell’uomo comune è latente e la sua esistenza è ignorata per tutta la vita. E’ molto meglio lasciarla dormiente fino a quando non si consegue un preciso sviluppo morale e una volontà tanto forte da dominarla ed avere pensieri tanto puri da essere in grado di affrontare il risveglio senza subire danni. Nessuno dovrebbe sperimentarla senza precise istruzioni di un Maestro che conosca esaurientemente il soggetto, poiché i pericoli connessi sono reali e terribilmente seri. Il suo movimento non controllato produce spesso sofferenze fisiche intense, può strappare tessuti organici e perfino distruggere il corpo fisico, ma questo,  dopotutto, sarebbe il minore dei mali poiché può danneggiare in modo permanente anche i veicoli superiori a quello fisico (corpo astrale, corpo mentale, ecc.).

     Uno degli effetti più comuni del “risveglio” prematuro di Kundalini è che si spinge in basso anziché in alto e in tale caso stimola le passioni più indesiderabili, le eccita e intensifica a tal punto che è impossibile all’uomo comune resistervi, poiché viene in gioco una forza alla presenza della quale l’uomo si trova come un nuotatore di fronte ad uno squalo. Tali individui diventano dei satiri, mostri di depravazione, poiché sono dominati da una forza sproporzionata alla capacità di resistenza dell’uomo comune. Forse in questo modo ottengono qualche facoltà supernormale, ma questa sarà tale da metterli in contatto con un ordine di evoluzione inferiore, con la quale l’umanità non deve avere rapporti; e per sfuggire a tale orribile schiavitù potrà occorrere più di un’incarnazione. Sono stato consultato da persone alle quali toccò questo terribile destino ed ho visto con i miei occhi ciò che accade loro. Vi è una scuola di magia nera la quale di proposito usa queste facoltà in tale modo allo scopo di vivificare i centri di forza inferiori, i quali però non sono mai usati dai seguaci della “Buona Legge” (del “Sentiero della Mano Destra”-ndr). Il prematuro “risveglio”  apporta  degli spiacevole effetti. Intensifica ogni cosa nella natura umana e consegue le qualità inferiori e cattive più rapidamente di quelle buone. Nel “corpo mentale”, per esempio, si intensifica facilmente l’ambizione, che presto si gonfia ad un grado disordinato ed incredibile. Apporta nello stesso tempo una grande intensificazione della facoltà intellettuale, ma nello stesso tempo produce un orgoglio anormale e satanico, inconcepibile per l’uomo comune.

     Non è saggio ritenere di essere in grado di affrontare qualsiasi forza che può sorgere nel corpo, poiché questa non è una forza comune, ma qualcosa di irresistibile… Ammonisco solennemente tutti gli studiosi di evitare qualsiasi sforzo nel tentare di risvegliare queste forze tremende, salvo sotto istruzione qualificata, poiché io stesso ho conosciuto casi dai terribili effetti che seguirono all’ignorante male consigliato su tali cose tanto serie. Questa forza è una tremenda realtà, uno dei fatti primordiali della natura, e non è una cosa con la quale si possa giocare, poiché sperimentarla senza conoscerla è più pericoloso che per una bambino giocare con la nitroglicerina. Il testo classico “Hatayogapradipika” dice: “Conferisce la liberazione allo yogi e la schiavitù agli sciocchi.”

 

Queste drammatiche parole di C.W.Leadbeater non vanno sottovalutate quando si tiene presente la sua lunga esperienza in fatto di fenomeni occulti di ogni genere. Ma Kundalini cos’è in definitiva?

C.W.Leadbeater ancora sulla sua opera sui “Chakra”  descrive l’esistenza dei sensi psichici, cioè dei vortici di materia eterica, i quali nell’uomo maturo sono in numero di sette. Ogni vortice corrisponde ad una gamma di vibrazioni corrispondenti sul piano fisico ai sette sistemi ghiandolari, mentre al livello psichico e spirituale corrisponde ai vari piani astrali, mentali e dell’intuizione. Questi sensi psichici sono parzialmente attivi nell’uomo comune e divengono sempre più attivi con il progresso della sua evoluzione. Nel “centro” (chakra) più basso, alla base della spina dorsale, è contenuta la forza vitale, primordiale, indifferenziata, la quale gradualmente deve passare attraverso tutti i “centri” (chakra), intensificandoli, rendendoli cioè sensibili alle vibrazioni caratteristiche della relativa gamma. Si deve ricordare che l’uomo è composto di una triplicità: animale, umano e divino e lo scopo dell’evoluzione è di riportare la coscienza dal livello animale al livello divino e cioè al “centro” (chakra) della sommità del capo, corrispondente alla coscienza cosmica. Tenuto ciò presente, è facile comprendere che prima di tentare il “risveglio” di Kundalini è necessario eliminare le qualità spiritualmente negative (personali) ed acquisire le qualità spiritualmente positive (universali), poiché diversamente la forza Kundalini non trova modo di esprimersi e brucia letteralmente i tessuti formati dall’esercizio delle qualità negative.

 

G.S.Arundale afferma che il “chakra” alla base della spina dorsale rispetto a quello alla sommità del capo è come il centro della Terra a quello del Sole. Tra i due “chakra”  nel corpo umano si trova la spina dorsale con i tre conduttori: Sushumna, Ida e Pingala lungo i quali deve scorrere questa energia psicobiologica e vitalizzare i gangli connessi. I due “chakra” sono rispettivamente come i due poli, negativo e positivo, collegati dai predetti conduttori: se questi sono inadeguati la corrente non passa, come nel caso dell’uomo comune. Se la resistenza è inadeguata avviene il corto circuito con la bruciatura del conduttore. Soltanto con un conduttore adeguato alla tensione si può ottenere una passaggio di corrente che apporta l’illuminazione interiore.

 

Il mago Aleister Crowley su “Magick” scrive: “Vi è una loto di tre petali nel sacrario, dove giace addormentata la Kundalini. Questo loto è il ricettacolo della forza riproduttiva… I loti sono tutti situati nella colonna vertebrale, che ha tre canali: Sushumna in mezzo, Ida e Pingala ai lati (riscontrabili nel l’Albero della Vita dei dieci Sephiroth, secondo la Cabala). Il  canale centrale è compresso alla base dalla Kundalini, il potere magico, il serpente addormentato. Destatela; sfreccerà su per la spina dorsale, e il Prana (soffio di vita) fluirà attraverso il Sushumna.”

 

Quindi, c’è la necessità di costruire in conduttore-veicolo adeguato, prima del tentativo di schiudere la porta ad una forza di cui non si conosce la portata.

Secondo la Teosofia, i mondi superiori sono velati alla visione dell’uomo comune mediante un velo di materia eterica e la forza Kundalini avrebbe, tra l’altro, la funzione di bruciare questo velo in modo da aprire la visione dei mondi superiori. L’uomo comune non avendo sviluppato ancora i requisiti superiori, ha una vista limitata ai livelli astrali inferiori.

 

Una delle ragioni per cui un Maestro o Fratello Maggiore della Grande Fratellanza o della Grande Loggia Bianca deve essere attento nell’ammettere il discepolo all’intimo rapporto di “apprendista accettato” è appunto la crescente stimolazione di Kundalini. L’unione progressiva della coscienza individuale con la coscienza della Fratellanza nel suo tutto implica un’unione progressiva dei due Kundalini.  Kundalini individuale fa il suo ingresso nel flusso di Kundalini nella Fratellanza. Uno degli effetti di Kaundalini è l’intensificazione del senso di unità cui la stimolazione attiva dà luogo. Intensifica, ad esempio, la coscienza individuale dell’unità con la grande coscienza della Fratellanza, con il tutto. Attraverso l’esercizio del potere di Kundalini, il Sé Inferiore inizia a perdere l’illusione della sua separatezza. La coscienza del membro individuale della Fratellanza è fusa con quest’ultima in virtù della sua affiliazione alla stessa Fratellanza, ma per molti aspetti la fusione è implicita piuttosto che esplicita, benché questo esplicarsi aumenti con l’uso del potere della Fratellanza. Questo manifestarsi è notevolmente accelerato dallo sviluppo di Kundalini, che deriva dalla accettazione del “Primo Scopo” della Società Teosofica, perché spiana tutte le differenze nello stadio dello sviluppo e della coscienza (Primo Scopo: “Fondare un nucleo della Fratellanza Universale dell’Umanità, senza distinzioni di razza, credo, sesso, casta e colore.”). L’ingresso nella Società Teosofica ha un’influenza ben precisa su una stimolazione di Kundalini, anche se non specifica, nella maggior parte dei membri. Kundalini nell’individuo è definitivamente risvegliata, ed è intensamente aumentata, giacché la Società, per quanto strano possa sembrare è un organismo definito, ed ha la sua Kundalini particolare. In alcuni casi, però, lo stimolo è troppo forte da sopportare, e l’allievo può riportare i danni paventati  più sopra da Leadbeater ed utilizzare nel Male la forza-potere di Kundalini.